Soverato – Caso “monopattini a noleggio”: una scelta inopportuna


 La città ha bisogno di risposte concrete per ben altre criticità.

Mio malgrado devo constatare che le preoccupazioni esternatemi da molti cittadini di Soverato, circa l’approvazione da parte del Sindaco di un progetto di “mobilità sostenibile”, realizzato con oltre 300 monopattini elettrici a noleggio a favore di aziende private, si sono materializzate in realtà già durante il primo fine settimana di applicazione.

Monopattini che sfrecciano sul corso pedonale, sul lungomare, monopattini utilizzati da più persone contemporaneamente, monopattini sparsi ed abbandonati quasi come opere del genio artistico di uno scultore di strada.

Ancor prima di sdoganare progetti futuristi che hanno riflessi sulla qualità della vita della città, si deve essere in grado di poter assicurare il rispetto delle norme che regolano la fruizione di tali strumenti e la sicurezza dei cittadini, altrimenti tali azioni potrebbero tinteggiarsi facilmente con i colori di becere azioni populiste e propagandiste, “panem et circenses”.

Si proprio così, anche l’utilizzo dei monopattini a noleggio prevede il rispetto di norme ben precise (utilizzo da chi ha almeno 14 anni di età, obbligo di utilizzo di casco protettivo per i conducenti che non hanno raggiunto i 18 anni di età, divieto di portare altre persone) che, seppur citate nel corpo della delibera di Giunta n. 113/GM del 07/06/2021, avente, appunto, lo scopo di normare con apposito disciplinare il progetto in argomento, nei fatti, risultano inapplicabili.

La Polizia Municipale, alla quale va il mio plauso per l’impegno e la dedizione senza soluzione di continuità posta in essere, nonostante, una dotazione di effettivi insufficiente per le esigenze del territorio, non può assicurare il controllo dell’osservanza di tali norme da parte di tutti gli utenti.

A tal proposito, ho accolto positivamente l’Ordinanza n. 32/2021/PL datata 18/06/2021 a firma del Comandante della Polizia Locale, dott. Nicola Muraca, che, nel tentativo di arginare in parte le criticità sopra elencate, ha disposto, correttamente, l’obbligo di transito dei monopattini sull’isola pedonale del Corso, solo se condotti a mano ed a passo d’uomo.

Per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini, in considerazione del fatto che il manto stradale di Soverato necessita di urgenti interventi di ripristino e che, in atto, a causa dell’importante opera pubblica inerente la “regimentazione delle acque”, la città è un cantiere a cielo aperto, credo che la scelta di far circolare tali mezzi di locomozione in modo indiscriminato possa rappresentare di per sé un pericolo per l’incolumità sia dei fruitori dei monopattini sia dei semplici pedoni.

Davanti a tali criticità non si può certo sostenere che l’uso dei monopattini serva a ridurre le emissioni inquinanti (non mi pare che siano state emanate a Soverato ordinanze di limitazione del traffico anti smog) o per decongestionare il traffico durante il fine settimana (i ragazzi o le famiglie che vengono a Soverato per fruire dei servizi della città la raggiungono quasi sempre utilizzando in gruppo un’autovettura e, quindi, appare inverosimile che lascino l’auto per noleggiare 4 o 5 monopattini alla volta. A tal proposito, sarebbe stato più utile, magari, prevedere un servizio navetta che permettesse agli avventori del fine settimana di raggiungere più agevolmente il lungomare.

Credo fermamente che Soverato, prima dei monopattini e del progetto di “mobilità sostenibile” che essi rappresentano, abbia la necessità di essere dotata di strade “sostenibili” e di una fornitura di acqua “sostenibile” che non manchi spesso durante il periodo estivo come ogni anno da troppo tempo accade.

Il mio auspicio che si sospenda la “sperimentazione” in argomento prima che qualcuno si faccia male e ci si concentri maggiormente sui reali problemi della nostra Soverato.

Giacomo Mannino Consigliere Comunale di Soverato.