Soverato – La Lotta Paga


scesa1“Non insegnate ai bambini ” è un piccolo trattato di pedagogia in cui Giorgio Gaber consiglia ai genitori di ” coltivare voi stessi , il cuore e la mente , stategli sempre vicini , date fiducia all’amore il resto è niente”, piuttosto che cercare di trasmettere ai figli norme morali , pensieri , ideali sociali . “L’appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme, non è il conforto di un normale voler bene , l’appartenenza è avere gli altri dentro di sé . Sarei lieto di cambiare la mia vita se potessi cominciare da noi”
Questo ho respirato nella mia famiglia , e con questi “strumenti” , ho iniziato la costruzione del mio percorso e lunga militanza politica di comunista . Questo ho cercato di trasmettere a mio figlio . E con questo approccio ho iniziato le mie lotte , non importa se in un movimento , in un partito e spesso come negli ultimi anni della mia vita lavorativa al centro per l’impiego in perfetta “solitudine”. Da anni ,porto avanti una battaglia , nel paese da cui sono dovuta emigrare. Come ogni calabrese sparso nel mondo a “cercare fortuna altrove” . Questa premessa doverosa ha due motivazioni. La prima riguarda un articolo dove , per l’ennesima volta denuciavo la totale indifferenza degli amministratori fascisti e berlusconiani che per dieci anni hanno amministrato Soverato . Sempre in questo articolo ho lanciato una “provocazione” alla nuova giunta che si è insediata da pochi mesi . Qui , in questo bel posto di mare , ti accorgi che è arrivata l’ estate perché se hai necessità di alleviare le sofferenze di chi passa l’inverno tra quattro mura , la mattina devi correre . “Presidiare” e “occupare” fisicamente un parcheggio dei tre esistenti vicino alla spiaggia libera dagli stabilimenti balneari . Stamattina molto presto sono arrivata nel luogo “incriminato” e con mia gramde sorpresa un ‘operaio del comune , un assessore all’urbanistica , un tecnico , e l’assessore ai servizi sociali , portavano a termine il lavoro iniziato con una pedana di accesso e il recupero di uno dei tre parcheggi per disabili . Garbatamente mi hanno ascoltato e mi hanno chiesto se per “caso” fossi io ad aver scritto l’articolo
Piena solidarietà e disponibilità da parte di tutti e un’impegno a risolvere i problemi “ereditati” dalla giunta precedente . Ho esposto le mie ragioni ad una giovane donna che scavando nei ricordi della mia memoria mi ricordava un compagno da qualche anno scomparso . Piero , il cui trascorso politico l’ ha visto sempre impegnato dalla parte di chi in questa terra non ha “padrini” a cui rivolgersi e “raccomandarsi ” Il suo lavoro credo sia in una struttura per disabili . Aveva letto il mio articolo , stava lavorando per ridisegnare un nuovo assetto , ma ha sentito la necessità d’ intervenire tempestivamente , ma soprattutto perché ha percepito con la sua sensibilità che i politici devono scendere in strada e ascoltare la gente
E questo anche e ancora di più al termine della campagna elettorale . Sara è la figlia di Pietro , il compagno che probabilmente come me , non ha dettato regole morali alla figlia ma gli ha insegnato col suo impegno ” interesse per l’uomo nella dimensione individuale e collettiva, nell’ analisi di stati d’ animo e comportamenti”. A Sara non posso che augurarle di mantenere questi principi . Non sarà facile per lei , perché mentre parlavo con lei delle difficoltà a cambiare le cose , l’ operaiio che aveva eseguito i lavori , andando via lamentava la mia “irruenza” “bollandomi” come una del nord …probabilmente troppo polemica e comunista per questa terra , abituata alla “rassegnazione” e in alcuni casi al “servilismo” per vivere bene ! In bocca al lupo Saretta , tuo padre sarebbe orgoglioso di te , vedendoti oggi !

Lina Politi

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