«Stanziati 3 miliardi per la Statale 106 ma ne mancano 15 per completarla»


“Bisogna avere chiaro che c’è un terzo di Calabria, la ionica, che è completamente isolato dal resto della regione, una regione che non è poi così connessa con il resto del Paese”. Lo ha detto Santo Biondo, segretario confederale e segretario generale della Uil calabrese, a margine della riunione alla cittadella tra Regione, sindacati e Anas.

“E’ fondamentale avere chiarezza – ha aggiunto Biondo – su quello che manca perché la statale 106 si realizzi. C’è stato un ritardo negli anni ma oggi sappiamo che c’è un cronoprogramma e dei lotti ben definiti su cui si sta lavorando. Mancano ancora tante risorse, 15 miliardi, per il completamento, e ci sono ritardi di molti anni”.

“Oggi abbiamo avuto contezza di un fatto positivo, e cioè che nel contratto di programma 21-25 è prevista la progettazione che va da Catanzaro a Reggio Calabria, ovvero l’unica parte della 106 per la quale mancano la progettazione e la cantierizzazione. Avuto il cronogramma e la progettazione dell’intera infrastruttura – ha sostenuto il leader della Uil calabrese – bisognerà lavorare in sinergia e sintesi richiamando il governo alla propria responsabilità. In questo senso, il ponte è un’opera che nessuno mette in discussione però è chiaro che deve rientrare in un programma di legislatura che preveda che prima del ponte si intervenga su quelle che sono le infrastrutture di connessione fondamentali per la nostra regione”.

“Noi abbiamo in programma una mobilitazione a fine gennaio – ha detto ancora Biondo – proprio per richiamare l’attenzione del governo nazionale sul tema della 106 che non può certamente vivere periodi di emersione e altri di buio. Un merito va riconosciuto anche al presidente della Regione che in questi due anni attraverso il lavoro che si è anche fatto insieme con la vertenza Calabria, la 106 è diventata discussione pubblica non solo in Calabria ma anche a livello nazionale”.