Titolare del supermarket trova assorbente in bagno: “Ditemi chi ha il ciclo, sennò controllo io”


Un assorbente usato, lasciato fuori dal cestino del bagno degli spogliatoi, ha scatenato l’ira incontrollabile della titolare di un punto vendita Conad della provincia di Pescara che, al gruppo whatsapp formato dai capi reparto, ha mandato un messaggio pieno di rabbia: “Voglio il nome e cognome di chi oggi ha il ciclo mestruale, ok? Sennò le calo io le mutande”.

L’audio della richiesta choc è stato inviato alla Cgil che ha denunciato il tutto. In una conferenza stampa tenutasi ieri mattina anticipata da una nota che riassumeva la vicenda, Lucio Cipollini segretario generale della Filcams Cgil Abruzzo ha parlato di un gesto gravissimo: “Saremo al fianco delle lavoratrici coinvolte per sostenerle in questo momento così difficile”, ha spiegato durante il suo intervento.

Nell’audio inviato dalla direttrice del supermercato Conad di Pescara ai capi reparto si sente: “Vi faccio passare veramente un guaio, eh! Fatemi i nomi, perché altrimenti faccio una lettera di richiamo a tutte le persone che a quell’ora stavano lavorando… a quell’ora”.

Le ire della donna sarebbero nate dopo aver ritrovato un assorbente usato fuori dal cestino del bagno riservato proprio ai dipendenti. Visto il rifiuto delle lavoratrici a comunicare quanto richiesto, la direttrice ha chiesto ai capi reparto di controllare singolarmente tutte le dipendenti donne che erano in servizio.

La Cgil ha fatto sapere di aver avviato le pratiche legali per approfondire il caso con gli organi competenti. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, metodo invasivo, vessatorio e autoritario inaccettabile in qualsiasi consesso civile, accompagnato da frasi gravissime e ignobili di una violenza inaudita da una donna verso delle donne.