Tragedia all’hotel Rigopiano, tra le vittime anche un calabrese


29 morti, 11 sopravvissuti e ormai nessun disperso. E’ questo il bilancio della tragedia che ha colpito l’hotel Rigopiano di Pescara travolto da una slavina mercoledì di una settimana fa.
E la speranza si è spenta anche per Tobia Foresta, 60 anni, dipendente della direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Pescara ma originario del cosentino e sua moglie Bianca Iudicone, 50 anni del Salento. Intorno alla mezzanotte di ieri infatti, la prefettura di Pescara ha dato notizia delle ultime vittime. Tobia Foresta e sua moglie sono tra le vittime rimaste intrappolate da una valanga a seguito delle ultime scosse di terremoto che hanno nuovamente flagellato il centro Italia.
Quando la valanga ha investito la struttura la struttura lo scorso 18 gennaio c’erano 40 persone nell’hotel Rigopiano: 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti, compresi il titolare Roberto Del Rosso e il rifugiato senegalese Faye Dane.

“Non ci sono casi in cui la causa esclusiva e’ l’ipotermia”: ha affermato il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini. “I primi sei accertamenti autoptici che sono stati acquisiti hanno dinamiche di decesso diverse l’una dall’altra”, ha spiegato. “In alcuni casi, ci sono state morti immediate per schiacciamento, in altri casi ci sono stati decessi meno immediati con concorrenza di cause: schiacciamento, ipotermia e asfissia”.


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