Il dottor Antonio Soverina, in seguito ai numerosi servizi riguardanti la tricologia andati in onda nei giorni scorsi su “Striscia la notizia”, fornisce alcuni semplici consigli per potersi affidare ad un professionista in tutta sicurezza e tranquillitá.
“Prima di tutto valutare il curriculum, non fidatevi solo di un eventuale camice bianco ma approfondite assicurandovi di avere a che fare con un laureato in Medicina e Chirurgia. Ricordatevi che, in condizioni patologiche, solo un Medico ha le competenze per porre diagnosi ed instaurare una terapia. Diffidate dalle iniziative commerciali come la visita gratuita od altre strategie di vendita. Pagare una visita non è una stranezza, piuttosto é garanzia di professionalitá ed onestá da parte del professionista. A volte al Medico spetta semplicemente il compito di tranquillizzare il paziente, spiegare il perché si sia verificato il problema ed invitarlo ad attendere senza prescrivere alcuna terapia.
Visitare gratuitamente significa attrarre un “cliente” e trovare il pretesto per lucrare sulla sua salute recuperando i costi della visita con prodotti e percorsi terapeutici di dubbia validità scientifica. Rivolgetevi ad una persona che riesca ad ispirarvi fiducia, le terapie tricologiche sono spesso lunghe, impegnative e noiose. Solo con la massima fiducia riuscirete a portarle avanti. Diffidate da tutto ció che richiede un impegno economico importante a lungo termine. Dopo il momento diagnostico, il paziente intraprenderà il suo percorso terapeutico ed ognuno avrà le proprie reazioni, tempi, successi o fallimenti. La terapia dovrà essere necessariamente rivalutata nel tempo. Infine, non di certo per importanza, diffidate da chi vi promette risultati certi e veloci. In Medicina e piú che mai in Tricologia non é possibile prevedere il futuro ed i miracoli, ad oggi, non esistono.”
Queste sono alcuni semplici accorgimenti che il dottor Soverina, alla luce dei piú recenti eventi messi in luce dai mass media, consiglia di seguire per evitare di essere raggirati dalle molteplici iniziative che rischiano di inclinare un corretto rapporto Medico-Paziente e potrebbero rappresentare motivo di sfiducia verso la classe medica ma che, in realtá, con la Medicina c’entrano poco.