Catanzaro – Presentato “Intrigo alla Normale” di Massimiliano Lepera


L’Università di Catanzaro si tinge di giallo

È stato presentato ieri sera, per la prima volta al pubblico, il nuovo romanzo di Massimiliano Lepera, giovane autore catanzarese, dal titolo “Intrigo alla Normale”. Il libro è stato definito un thriller, per differenziarlo dal precedente, “Il testimone di Colonia”, identificabile più con un noir e presentato anch’esso, non molti mesi fa, presso la facoltà di Sociologia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro. Ma sotto le vesti esterne dell’intrigo e della suspence, elementi tipici di questo genere, sono emerse nel corso della presentazione molteplici e interessanti tematiche, molto più profonde e radicate nella vita quotidiana. All’incontro, che rientra negli appuntamenti culturali di “Cultura parliamone”, organizzato con la collaborazione di Cultura No Stop e Umg News, moderato da Donatella Soluri, giornalista e direttore di Umg News, hanno preso parte, oltre all’autore, Daniela Carrozza, assessore alla Cultura, Marisa Provenzano, scrittrice e delegata per la Calabria di Cultura No Stop, e Roberto Rizza, consigliere comunale. Come più volte sottolineato dall’autore stesso, oltre che dai relatori, l’argomento principe della narrazione, nonostante tutto, resta la cultura, elemento basico e fondamentale della nostra società contemporanea, senza la quale non si potrebbe condurre in modo civile e sociale la nostra esistenza. Difatti, proprio la Scuola Normale Superiore di Pisa, al centro del romanzo, che Lepera ha personalmente e assiduamente frequentato durante il suo soggiorno universitario nella cittadina toscana, rappresenta il fulcro della cultura medesima. E la sua messa in pericolo, in seguito ai delitti irrisolti verificatisi, rappresenta la messa in pericolo della cultura in generale, rispecchiando il periodo di profonda crisi culturale e di valori che stiamo vivendo da parecchi anni a questa parte all’interno del nostro paese. Eppure, come emerge dal romanzo stesso, che attraverso il suo filo conduttore si avvia in modo risolutivo verso la conclusione, è proprio il protagonista della narrazione, Ettore, un ragazzo al primo anno universitario, che riuscirà a portare a termine una missione dove tutti, forze dell’ordine in primis, hanno fallito. Questo rappresenta senz’altro un messaggio importante, volendo significare che proprio i giovani, gli studenti, la nuova generazione insomma, rappresentano una speranza di ripristino e rivalutazione della cultura medesima e di tutti i valori fondamentali ad essa connessi. È solo grazie alla loro caparbietà e al loro ingenuo ma vero supporto che questa società può continuare a sperare di rimanere in piedi. Insomma, attraverso un alter-ego narrativo, l’autore del romanzo ha voluto lanciare un messaggio forte davanti alla numerosa e variegata platea che ha preso parte all’evento.


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