Auto elettriche?


 Non turbatevi più di tanto, amici automobilisti: la decisione è del parlamento europeo, cioè di quel cimitero degli elefanti con molte chiacchiere e scarso o nessun potere. Secondo i morenti pachidermi o già defunti e zombi, però, dopo il 2035, niente più auto a scoppio, solo elettriche. La cosa potrebbe non riguardarmi, giacché conterò 85 anni; ma chi nasce nel 2022, e avrà la patente nel ’40, dovrebbe essere destinato a guidare solo le elettriche.

 La prima conseguenza è che già verso il 2030 nessuno comprerebbe auto a scoppio, quindi già da qualche anno non se ne produrrebbero più. Ovvero, la crisi del settore si dovrebbe sentire tra cinque anni. Che faranno gli operai? Morranno di fame sotto un cielo più pulito?

 Ora ci chiediamo com’è che, secondo il parlamento, si dovranno alimentare le auto elettriche, cioè chi e come produrrà l’elettricità necessaria.

 Se vogliono farla con il petrolio e con il gas, è esattamente lo stesso che mandare a benzina e nafta le auto. Senza scordare le implicazioni politiche ed economiche interne e internazionali, che qui diamo per conosciute.

 Con il vento? Ma la Calabria è già zeppa di pale eoliche, alcune delle quali francamente brutte; e nessuno ci ha mai informato di quanta elettricità producano, e come viene utilizzata. Mi piacerebbe saperlo.

 Lo stesso per il sole.

 E le vecchie care centrali idroelettriche, per cui fecero i Laghi Silani?

 E le centrali nucleari? Sono vietate agli Italiani, i quali però, come i cretini che sono, comprano elettricità da Francia, Svizzera e Slovenia, le quali se ne fregano, e vanno a nucleare. Ovvero, la zappa su quelli che educatamente qui chiamiamo i piedi per non dire peggio.

 Vorremmo dunque sapere dai poeti del parlamento elefante cosa ne pensano, e dove vogliono prendere l’elettricità; dove sul serio e in concreto, non nei sogni ecologistici del filosofo della domenica.

 Attenzione: io sono certo che la tecnologia sarebbe in grado di produrre energia da qualsiasi cosa; ma se lasciamo fare alla tecnologia, non a sognatori in cerca di voti.

 Comunque, vi ricordo che il parlamento europeo non conta niente. Vedremo. Secondo me, e altre persone di buon senso, la soluzione, o almeno un rimedio è ridurre al minimo i mezzi privati e puntare su quelli pubblici, a qualunque propulsione vadano.

Ulderico Nisticò