Caro bollette, il sindaco di Chiaravalle denuncia “il paradosso delle rinnovabili”


“La Calabria esporta un surplus di elettricità prodotta da eolico e idroelettrico nel circuito nazionale, ma non ne trae alcun vantaggio”

“C’è un paradosso delle rinnovabili che riguarda la Calabria e che va affrontato subito dalla Regione”. Lo ha detto oggi il sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, partecipando alla manifestazione contro il caro bollette promossa a Montepaone dall’imprenditore Giovanni Sgrò. “Una straordinaria giornata di impegno e partecipazione” ha commentato Donato, schierato con la fascia tricolore al fianco di altri venti sindaci del Basso Jonio e delle Serre.

“La Calabria – ha spiegato il sindaco di Chiaravalle – esporta un notevole surplus di elettricità, prodotta soprattutto grazie all’eolico e all’idroelettrico, nel circuito nazionale, ma non ne trae alcun vantaggio”. “In pratica – ha rimarcato – produciamo più di quello che consumiamo e lo facciamo in maniera virtuosa, con le fonti rinnovabili e non certo con il carbone, eppure siamo finiti nel ciclone del caro energia come tutti gli altri, se non peggio”.

Una “ingiustizia palese” secondo Domenico Donato che, indicando “le montagne piene di pale eoliche che ci circondano” si è appellato direttamente alla Regione per porre la questione “a livello nazionale”. “Quando diciamo che la Regione ha un ruolo importante in questa vicenda del caro bollette – ha sottolineato – è proprio per motivazioni di questo tipo”.

“Alla fine di tutto – ha concluso – c’è il cittadino, ci sono i consumatori, le piccole e medie imprese che rischiano di rimanere tutti stritolati da regole e meccanismi tariffari pensati non si capisce bene a favore di chi”. Da qui “il pieno sostegno” alla mobilitazione che sta coinvolgendo ormai da diverse settimane il comprensorio del Soveratese. “Giovanni Sgrò – hanno dichiarato i sindaci presenti oggi a Montepaone – ha avuto la grande forza di unire questo territorio attorno a una battaglia giusta”.