Coronavirus e seppie


Le seppie, quando sono in difficoltà, emettono l’inchiostro; ovvero, in dialetto marinaresco, “jetti un niru com’a siccia”. Dovunque giriate, nella forzata tv, si parla solo di coronavirus, morti, morituri, guariti… e anche i film sono apocalittici… insomma, non è l’argomento più importante: è l’unico. Ma siccome io sono di buona memoria, mi ricordo che ci sarebbe anche qualche altro problemino connesso o no al virus, che qui frettolosamente vi elenco; e che invece le seppie nascondono con il nero:

– Grecia e Turchia sono sull’orlo della guerra per i migranti o sedicenti o spacciati per tali: giornali e tv danno la faccenda per centesima notizia di fretta;
– La NATO tiene un’esercitazione nel bel mezzo dell’epidemia: pro e contro chi?
– La Germania stampa euro come fossero coriandoli; l’Italia si ritiene ricca perché gliene permettono 25 scarsi.
– Una tale Lagarde causa un disastro finanziario, e nessuno la caccia a pedatoni;
– Ursula, più graziosa a vedersi, è il nulla vestito di niente;

– Austria e Slovenia sbarrano le frontiere; la Spagna schiera l’esercito; la Germania chiude Francia, Austria eccetera;
– L’Europa non esiste, se non per regole ferree e ridicole sulla carta igienica a mercato unico;
– Persino il meccanico Prodi va dicendo che è ora di spendere, e spendere subito: ve l’immaginate, la Calabria? Ahahahahahah
– L’incoscienza criminale del governo di Macron manda i Francesi a votare; e non ci va nessuno, com’è ovvio;
– La Svizzera pure chiude, ma almeno non si riempie la bocca di Europa;

– Anche la sanità della Lombardia non sta tanto bene; quella della Calabria mostra tutte le sue infinite magagne, le cui origini sono molto più antiche del coronavirus;
– In Calabria non funziona niente; e vedrete che con la scusa del corona, manco mercoledì 18 avremo gli assessori… poi è Pasqua… poi l’estate…
– Il governo, dopo un mese e mezzo di allegra sottovalutazione e baci e aperitivi, emana decreti di 120 pagine… e non oso immaginare quanti sottintesi, quante nomine di amici…
– Intanto hanno rinviato referendum ed elezioni varie: inevitabile, ma ci saranno conseguenze politiche;

– L’opposizione brancola tra proclamazioni parolaie di insurrezione… e moderatismi berlusconiani in cerca di dialogo compromissorio;
– Il virus colpisce duramente l’economia italiana; e figuratevi quella del Meridione;
– Il turismo è distrutto oggi e in prospettiva;
– Quando vedremo, in Calabria, gli scaffali vuoti, finalmente prenderete atto che in Calabria non produciamo un bel niente, e mangiamo solo roba di fuori, pagando con stipendi e soprattutto pensioni;
– Dicono che abbiamo 110 sale di rianimazione, in Calabria: sono già pochissime, ma se io fossi il commissario serio (ahahahahahahahahahah!) andrei a vederle una per una, subendo, credo, almeno una cinquantina di sorprese;

– Insomma, la Calabria è un disastro globale: e sarei felice di non vedere mai più nessuno dei responsabili del disastro, da Guarasci ad Oliverio passando per il centro(destra). Sarei, però…
– Nel nostro piccolo, Soverato sta subendo un colpo durissimo; serve un progetto di ripresa, con i fatti possibili, e con divieto assoluto di sogni di gloria, perle e perline.

Un fatto positivo? Che gli Italiani, tranne qualche incosciente, si stanno comportando bene: la paura è sempre salutare.

Ulderico Nisticò