Cosenza – Occupato uno stabile dell’Aterp in pieno centro


occupazione_prendocasaUno stabile dell’Aterp occupato dal comitato Prendocasa. Succede a Cosenza, dove stamane un gruppo di persone del comitato Prendocasa Cosenza ha occupato un edificio di Via Savoia, nei pressi della villa comunale di via Roma. “Si tratta- scrivono in un comunicato – di un edificio chiuso, abbandonato da diversi anni, di proprietà dell’Aterp, l’ente che dovrebbe risolvere l’emergenza casa, non incentivarla”. “Vogliamo presentarci al quartiere, senza creare allarmismi o disagi alle persone che ci vivono. – scrivono – Siamo famiglie di cosentini e di migranti che vivono in questa città da tanti anni. Abbiamo deciso di occupare questo palazzo perché non abbiamo una casa”.

“Fino a ieri, alcuni di noi erano costretti a dormire nei garage, sotto i ponti, sulle panchine dell’autostazione. Altri – continuano – avevano in affitto una casa, ma vivevamo con l’incubo costante di essere sfrattati da un giorno all’altro perché i padroni pretendevano affitti esorbitanti che non riuscivamo a sostenere. Siamo figli di questa città, lavoratrici e lavoratori, disoccupati e precari, gente che, come tanti di voi, ogni giorno è costretta ad inventarsi un modo per portare da mangiare ai propri figli. Non vogliamo però svolgere attività illegali, né prostrarci ai piedi dei politici per elemosinare una cosa che in realtà ci spetta di diritto. Siamo stanchi di aspettare l’assegnazione di una casa, che non avverrà mai”.

“Molti aspettano l’assegnazione di un alloggio popolare da 10 anni. – sottolineano – Ci sembra assurdo che in questa città tantissimi edifici pubblici restino vuoti e abbandonati, mentre tante persone vivono in case diroccate o in mezzo alla strada. Conosciamo il grado di umanità e solidarietà che la gente di questo quartiere riesce ad offrire. Noi non vogliamo arrecare alcun disturbo e danno alle famiglie che vi abitano da anni. – concludono – Al contrario, ci piacerebbe contribuire a migliorarlo costruendo momenti e spazi di socialità collettiva ed iniziative culturali e ricreative”.


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