Il Luigi Carneade di Serra, e la Trasversale


Premessa di cronaca. Prima di Natale, il PD si batté eroicamente contro la candidatura di Oliverio, del PD. Alla fine bussò a Pippo Callipo, il quale, alleato del PD, perse almeno metà delle simpatie umane (umane, non politiche!) di cui da solo godeva: e i numeri sono numeri. Mentre preparavano la scombinata e raccogliticcia lista, Callipo pose, io non so perché ma Callipo sì, il veto assoluto su Censore. Censore, per salvare almeno le briciole, candidò un suo ragazzino, Luigi Tassone, sindaco di Serra S. Bruno. E siccome si vota per province, e quella di Vibo è piccolissima e spopolata, Carneade ce la fece, e divenne consigliere regionale. Come il re Gordio: per caso.

Carneade, non per colpa sua ma di don Abbondio, è sinonimo di perfetto sconosciuto: ecco cos’era Tassone. Per far finta di non essere, come è, Censore surrettizio, ora Carneade si ricorda della Trasversale, un argomento che, fino a due mesi fa, gli era completamente ignoto, a netta differenza dei sindaci di Argusto, Cardinale, Chiaravalle, Davoli, Fabrizia, Gagliato, Mongiana, Nardodipace, San Nicola C., San Vito, Satriano, Vallelonga, Vazzano… e di tantissimi cittadini e tv regionali e locali, e la stampa; e del ministro Toninelli.

A proposito, è sempre stato eternamente assente anche il sindaco di Soverato, Alecci: e davvero non capisco perché.

Tassone Carneade, non lo abbiamo mai visto, nelle attività di protesta e proposta del Comitato; e nemmeno a festeggiare con panini e vino, quando il Comitato – e non certo Censore o lui – costrinse l’ANAS ad aprire la Gagliato – Chiaravalle. Ora, rovesciando la verità, l’anonimo afferma che il Comitato non c’è, e invece lui… patetico!

Ma basta parlare di questo fortunato vincitore della lotteria.
Parliamo di cose serie, cioè della Trasversale. La situazione, sullo Ionio, è che, ripeto per il Comitato, si entra a Gagliato e si arriva nei territori di Sorianello e Nardodipace; e, verso il Tirreno, si procede nel difficile tratto sotto Monte Cucco.

Dobbiamo completarla da Tirreno a Ionio, per due motivi:

– il territorio ne trarrebbe evidenti vantaggi, in particolare per l’attività turistica;
– i lavori genererebbero lavoro ed economia.

Per lo Ionio, i soldi ci sono, e bisogna imporre di tirarli fuori, e spenderli immediatamente.
Non è una questione di formale e stretta competenza della Regione, ma è suo dovere politico: la Santelli, ora che può respirare dal virus, faccia sentire la sua autorevolezza; intervenga pubblicamente, e presso ANAS e governo.

E subito: inizino i lavori di ammodernamento della provinciale e della bretella di Laganosa. Altre fantasie di piloni o svincoli… di Soriero ce ne basta uno.
O devo alzare la voce anche con la Regione? Io, a netta differenza del Tassone e del Censore, ne ho pieno titolo; e sapete bene che non risparmio nessuno.

Ulderico Nisticò
(pres. onorario del Comitato)