La pace e la guerra si fanno in due…


 …come l’amore. Se una pace si vuole, bisogna trovare un modo per farla in due. Nelle terribili circostanze dell’Ucraina, e di fronte alla guerra asimmetrica, c’è una soluzione, se la si vuole.

 E mi pare una soluzione banale: se l’Ucraina vuol entrare nell’Europa Unita (e certo non subito), non c’è il benché minimo motivo per cui debba entrare anche nella NATO.

 Non so quanti sono informati che tre Stati dell’UE non fanno parte della NATO: Austria, Finlandia, Svezia. La Svezia, la cui ultima guerra risale al 1814, è rimasta neutrale sia nella Prima sia nella Seconda guerra mondiale; e lo è tuttora. L’Austria dal 1945 è stata alle volte spacciata per “vittima di Hitler”, altre volte ritenuta Nazione sconfitta come Italia e Germania, quindi per i trattati di pace doveva restare neutrale, anzi esposta a eventuali attacchi dell’URSS dall’Ungheria. L’URSS non c’è più da 32 anni, ma l’Austria resta neutrale. Le travagliate vicende della Finlandia dal 1939 al ’44 hanno comportato una situazione di neutralità parimenti obbligata.

 E non solo. La Francia, per effetto della grandeur, è alleata della NATO, ma con una sua larghissima autonomia. Fanno invece parte della NATO la Gran Bretagna e la Norvegia, ma sono fuori dall’UE. Resta la Svizzera, neutrale per antonomasia dai tempi del Congresso di Vienna, e che è fuori dall’UE. E se non basta, vi ricordo che l’immensa e spopolata Groenlandia, che fa parte del Regno di Danimarca, non sta tuttavia nell’UE; lo stesso, in forme ancora più indefinite, per le isole Far Oer. Di fronte a questa frastagliata situazione, che c’entrano tra loro l’UE e la NATO? Perché l’Ucraina dovrebbe volere basi americane nel suo territorio, e di fronte alla Russia?

 Del resto, l’UE è nata e resta quella che è: un’organizzazione che nemmeno si può definire economica, ma è solo finanziaria; e in mano a una burocrazia autocefala e nominata da non si sa chi; e che non ha nessuna valenza politica; e tanto meno militare.

 Si può stare nell’UE per convenienza, come fanno gli Stati aderenti; mentre quasi tutti gli Stati fanno politica estera ciascuno per conto suo.

 Potrebbe entrare nell’UE anche l’Ucraina, ma senza NATO.

 E occorre una premessa ideologica: la NATO non è l’impero del Bene contro quello del presunto Male; e non è una società di beneficienza e di anime belle, ma solo un’alleanza. E se è vero che pacta sunt servanda, è altrettanto vero che prima o poi i patti scadono.

 Insomma, ci sono buoni motivi per la pace tra Russia e Ucraina. I confini, che da quelle parti sono in parte sbagliata eredità della fu URSS, sono un altro discorso. Ne sono cambiati confini, in Europa, dal 1815… e se i confini stabiliti a Vienna due secoli fossero stati intangibili, non esisterebbero nemmeno Belgio, Grecia, Germania, Italia eccetera.

Ulderico Nisticò