Lettera aperta ai giovani imprenditori calabresi


Cari giovani imprenditori calabresi,
mi chiamo Rosanna sono una ragazza calabrese di 32 anni. Vivo a Torino. Ho scritto una tesi, nel 2011, sullo sviluppo locale delle serre calabresi e nello specifico si trattava di un progetto da realizzare a Santa Caterina dello Jonio. Prevedeva la ristrutturazione di una ex scuola media che doveva convertirsi in un centro culturale che unisse la “ricchezza” degli anziani – detentori degli antichi saperi del territorio- con il dinamismo dei giovani del posto. Purtroppo è rimasto sulla carta perché non ho trovato il supporto di nessun attore locale e il mio relatore era molto disinteressato rispetto al nostro territorio. Ho proseguito il mio interesse per lo sviluppo locale e ho fatto un corso di specializzazione che mi ha portato a svolgere uno stage presso un’associazione di Torino. Da lontano ho sempre provato a realizzare delle iniziative nella mia terra originaria. A volte mi sono messa disposizione, a titolo volontario, di alcuni enti . Devo dire non sempre con successo.

Nell’estate 2016 ho deciso di frequentare la Summer School organizzata a Santa Caterina dal Cospe (un ente di Firenze che si occupa di Cooperazione Internazionale) perché avevo voglia di conoscere le realtà presenti sul territorio calabrese siccome vivendo da anni a Torino ho perso il contatto con i cambiamenti e i progetti attivi nella zona. Il Cospe, dopo aver letto il mio cv, mi ha chiesto di fare da tutor dei partecipanti in quanto ero di Santa Caterina (quindi conoscevo il territorio) e, inoltre, con il mio lavoro di ricerca di tesi avevo approfondito la conoscenza delle problematiche territoriali. Da li inizia l’avventura che ha portato alla creazione di un gruppo di giovani ex partecipanti della Summer School, inizialmente informale e ora formalmente costituito all’interno del Cospe, che decide di iniziare a pensare insieme a dei progetti di sviluppo per Santa Caterina. Tra questi vi è la Summer School 2017 che mette insieme 2 enti con un’esperienza di rilievo. Si tratta del suddetto Cospe e del Gruppo Cooperativo Goel che ha sede a Gioiosa Jonica e che ha fatto conoscere all’estero e nelle altre regioni italiane la Calabria.

Devo dire che questa Summer School si è riuscita a progettare solo perché due uomini con grande esperienza e competenza – nello specifico Giancarlo Malavolti (Cospe) e Vincenzo Linarello (Gruppo Cooperativo Goel) – mi hanno dato il loro supporto. Ho voluto fortemente proporre questa iniziativa nuovamente a Santa Caterina perché vorrei che si piantassero dei semi che in futuro possano creare dei frutti. La creazione del nostro gruppo in questo anno ha innescato delle dinamiche positive: si sono avviate delle collaborazioni con l’Università di Bologna, è in corso uno studio da parte di una guida naturalistica (facente parte del gruppo) del territorio per progettare la creazione di percorsi sentieristici nella montagna adiacente a Santa Caterina, è stato scritto uno spettacolo teatrale che coinvolgesse gli anziani del borgo (sono stati coinvolti registi provenienti da altre regioni italiane); si è avviata una collaborazione con la Città di Sarzana in cui è sarà presentato il modello di sviluppo del Gruppo Cooperativo del Goel etc.

Questi sono alcune delle iniziative che sono nate da questa collaborazione con giovani e meno giovani (alcuni ex partecipanti hanno 75, 45 e 50 anni) che hanno deciso di mettere a disposizione di Santa Caterina la loro professionalità gratuitamente e ci tengo a sottolineare che pur avendo delle difficoltà familiari ed economiche hanno a loro spese sostenuto i costi dei viaggi per gli incontri a Torino e Bologna. Questo è tutto quello che il nostro volantino non può raccontare della Summer School. L’obiettivo di questa formazione può essere poco chiaro forse ma è molto semplice e soprattutto vuole dare delle competenze ai partecipanti che possano essere spese sul mercato del lavoro e cioè come si crea un’impresa in contesti di precarietà siano essi nel sud Italia che nel Sud del mondo. Sarà un corso con delle lezioni frontali e con delle visite nelle realtà del Gruppo Cooperativo Goel per conoscere da vicino le filiere dell’agrobiologico, della moda e le imprese che lavorano nell’ambito socio-assistenziale. Inoltre, attraverso l’apporto del Cospe, si darà un taglio internazionale attraverso l’approfondimento della creazione del partenariato nei paesi in via di sviluppo.


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