Lettera aperta al Presidente Conte sul Concorso per dirigenti scolastici 2017


Illustrissimo Presidente,

Chi Le scrive è Antonella Mongiardo, in rappresentanza di un gruppo di vincitori dell’ultimo concorso nazionale per Dirigenti scolastici.
Sentiamo il bisogno di esprimere a Lei il nostro profondo disappunto per quanto sta accadendo nella Pubblica Amministrazione, dove i cittadini onesti, che rispettano le leggi, che lavorano e partecipano ai pubblici concorsi affrontando notevoli sacrifici, si vedono talvolta delegittimati e offesi nella propria dignità umana e professionale.
Ci riferiamo all’ultima selezione nazionale per Dirigenti scolastici, parzialmente annullata dal Tar del Lazio per la presunta incompatibilità di tre commissari.
Presidente Conte, questo concorso per come è stato congegnato ha consentito a molti candidati onesti di raggiungere l’ambito traguardo solamente grazie al proprio impegno e alla propria preparazione, eppure è stato travolto da una pretestuosa disgustosa campagna mediatica diffamatoria, avente quale unica finalità quella di consentire ad alcuni candidati di riuscire ad ottenere, nonostante la valutazione negativa delle prove, l’idoneità a Dirigente.
Per la prima volta, forse, nella storia della P.A., alcuni giornali manifestano grande attenzione verso una selezione pubblica. Uno strano interesse, però, che dà voce unicamente alla delusione rabbiosa dei candidati esclusi, dando così all’ opinione pubblica un’immagine distorta della situazione. Ecco perché la nostra preoccupazione va oltre la semplice vicenda concorsuale e investe una sfera più ampia, cioè quella riguardante la meritocrazia, l’etica e il rispetto della verità.
E’ evidente come contro questo concorso sia stata montata, fin da subito, una campagna mediatica demolitoria. Fin da quando è partita la macchina concorsuale, su giornali e social si è letto di tutto contro il concorso e contro coloro che, via via, superavano le varie selezioni. Alcune testate nazionali hanno manifestato un interessamento senza precedenti verso le presunte ingiustizie subite dai non ammessi, facendo continue allusioni a presunte irregolarità, che hanno ripetuto per mesi come un mantra, come a voler fare al lettore il lavaggio del cervello.
Si è arrivati a fare inchieste “sensazionali”, attingendo addirittura dai forum anonimi di internet, come fonti di informazioni. Da questi forum è stato copiato e incollato di tutto. E così, pronostici sugli esiti delle prove (puntualmente disattesi, poi, dai fatti) sono diventati per i giornali “fughe” di notizie; le lagnanze di candidati bocciati sono diventate “testimonianze” di cattiva gestione del concorso. Ma, è bene sottolinearlo, veniva messo in risalto sempre e solo il punto di vista dei non ammessi, in barba al codice deontologico dei giornalisti. Con ogni probabilità in quella fase è mancato anche un nostro tempestivo intervento a sostegno della serietà della procedura selettiva, pubblicamente considerata dalla Dr.ssa Palumbo la più credibile di sempre, ma abbiamo due forti attenuanti a nostro favore: eravamo sfiniti per gli sforzi profusi al fine di superare le prove e non immaginavamo di certo un’influenza tanto possente da parte dagli esclusi su politici e mezzi di informazione!
Molte di queste testimonianze lamentano valutazioni inique nelle prove scritte. Le lagnanze sono legittime, per carità, come legittimi sono i ricorsi, se chi ricorre ritiene davvero di essere stato leso. Ma, proprio su questo punto, vorremmo esprimere qualche dubbio, altrettanto legittimo, sulla pretestuosità di certe censure. C’è qualcosa che non torna nelle polemiche dei candidati risultati non idonei alle prove scritte. Infatti, prima della pubblicazione dell’elenco degli ammessi agli orali, molti concorrenti lamentavano nei forum differenti problematiche: computer obsoleti che avevano funzionato male, tastiere rumorose che avevano impedito la concentrazione, falle nel sistema informatico che non aveva salvato, violazione dell’anonimato, eccessive difficoltà nei test di inglese, tempi troppo ristretti per poter sviluppare le tematiche proposte, disparità di trattamento con i colleghi di lingua, (che avrebbero avuto un vantaggio oggettivo sugli altri); lagnanze a cui si aggiungerà, in seguito, anche quella sul presunto vantaggio dei concorrenti sardi, e chi più ne ha più ne metta. Una lunga serie di critiche sulla modalità di svolgimento della prova scritta, che avrebbe impedito a molti candidati di esprimere al meglio la loro preparazione. Tutto questo fino alla pubblicazione del famoso listone. Dopodiché la musica cambiava completamente. Tutti (o quasi) i non ammessi giuravano, ora, di aver fatto ottime prove, valutate male e in modo ingiusto dalle commissioni. E da quel momento ha avuto inizio una lunga saga di insulti e calunnie contro il Miur, contro il concorso, contro gli idonei e anche contro lo stesso ministro Azzolina, tutti quanti destinatari di accuse gravissime (siamo pronti ad esibire molti di questi messaggi).
Ma la pretestuosità di certe polemiche è evidentissima, come dimostrano le centinaia di messaggi pubblicati sul forum di Mininterno, dove molti inidonei, dal mese di marzo in poi, si affannavano a cercare cavilli e vizi di forma su cui imbastire ricorsi, puntando all’annullamento della prova scritta.
Ecco qualche esempio:

Escluso per caso
“A mio parere, l’unica concreta possibilità di ottenere giustizia è quella di puntare sugli evidenti vizi procedurali, piuttosto che sulla valutazione individuale, difficilmente contestabile”
Da: Deduco
“Se lo studio B……ci fa passare direttamente all’orale tanto meglio… Rifare lo scritto comporterebbe tempi lunghissimi… “
Un altro scrive nick:
“Noi ricorsisti non abbiamo nulla da perdere, ma solo da guadagnare”.
Da: Novit!!!!!
“Salve a tutti ci sono anche io. Puntare solo sul rifacimento della prova scritta. Tutti gli altri motivi sono perdenti”
Da illegittimos
“…se non era possibile aggredire gli aspetti valutativi, ovvio che ci si è dovuto aggrappare ai vizi di forma. Ma non cambia niente…Se si trova il cavillo, non dovete offenderci, dirci che non accettiamo le sconfitte”.

Non si capisce, però, signor Presidente, perché ci tenessero tanto a far annullare una prova che loro stessi definivano ben fatta, ma valutata male! Un vero controsenso, che la dice lunga sulla loro onestà intellettuale. E, spesse volte, siamo rimasti senza parole leggendo scritti di aspiranti presidi che si esprimono malissimo in italiano, ignorano del tutto la sintassi, antepongono il se al condizionale nella proposizione ipotetica, non rispettano la consecutio temporum bisticciando con i tempi verbali, ma, poi, non si spiegano come mai siano stati bocciati nella prova scritta. E’ sconcertante lo spettacolo indecoroso offerto sui social da chi dovrebbe insegnare ai giovani l’educazione civica, il rispetto degli altri e la dignità di accettare dignitosamente le sconfitte. Tutto ciò preoccupa molto, perché fa capire il livello umano e professionale di certi personaggi che operano nel mondo della scuola e che avrebbero la pretesa di fare i dirigenti scolastici.
E fa riflettere, soprattutto, l’improvvisa virata che un gruppo di ricorrenti, a un certo punto, ha voluto dare alla sua battaglia in nome della “trasparenza” e della “partecipazione”, proponendo al Parlamento, più volte, “sanatorie” che accontentino tutti, vincitori e vinti, in cambio della cessazione del conflitto. Un’ ipotesi talmente “indecente” che già varie volte è stata ritenuta inammissibile dal Parlamento, ma abbiamo saputo che è stata riproposta nuovamente, nello sdegno di gran parte dell’opinione pubblica che la considera profondamente ingiusta e contraria ad ogni principio costituzionale.

Tuttavia, l’aspetto, secondo noi, più inquietante dell’intera vicenda concorsuale riguarda la sfera etica e deontologica. E’ proprio su questo punto che vorremmo esprimere le nostre forti perplessità, perché, avendo assistito a cose incredibili che non avevamo mai visto prima d’ora, siamo sinceramente preoccupati per le sorti del nostro Paese.
1) Non avevamo mai visto tanto interesse fazioso da parte della stampa verso un pubblico concorso. Quei giornalisti che hanno suonato sempre e solo la campana dei non idonei, pubblicando finanche i post di Mininterno, non hanno mai riportato, però, dei post molto più inquietanti, in cui autori anonimi fanno capire di essere a conoscenza in anticipo delle decisioni dei tribunali, gettando ombre sulle istituzioni. Post che, creando allarme nell’opinione pubblica, dovrebbero essere denunciati alle autorità competenti, per capire chi e perché li abbia scritti.
Ecco i post.
Il 24 giugno, sul forum di Mininterno, un nick “News Freschissime” scrive testualmente: “E’ noto in certi ambienti che il Tar abbia già deciso, o ricorrezione di tutti gli scritti o annullamento, la scelta è tra queste due sentenze, terzium non datur……….di sicuro c’è che a settembre non entrerà nessuno”.
Nessuno, fino a quel momento, aveva mai ipotizzato una possibile ricorrezione degli scritti. Il dubbio di tutti era: annullamento o non annullamento delle prove. Questo anonimo, invece, fa riferimento ad una possibile “ricorrezione”.
Il 2 luglio, per tutta la giornata i candidati attendono con grande ansia (soprattutto i vincitori del concorso) la decisione del Tar Lazio, che sarà pubblicata solo nel tardo pomeriggio dai vari siti di informazione. Nell’attesa, sul forum di Mininterno si fanno previsioni, sempre riguardanti l’annullamento o il non annullamento delle prove scritte.

Il 1 luglio, sul forum qualcuno pubblica i seguenti post:

Ma quale ovvio 01/07/2019 ore 11.40.01
“Domani resterai a bocca aperta
Davvero non avete nessuna fiducia nei tempi celeri della magistratura???
Ebbene vi smentiranno ahahahah”.

News Freschissime 01/07/2019 ore 16.31.57
“Nessun rinvio. Preparate la programmazione disciplinare, l’atto di indirizzo è rinviato sine die”.

Il 2 luglio, alle ore 14,30 il sito “Orizzontescuola”, pubblica una notizia secondo cui “il Presidente commentando le richieste degli avvocati ha precisato che la decisione che uscirà nelle prossime ore sorprenderà tutti”.

Dopo pochi minuti il solito nick scrive sul forum:
News Freschissime 02/07/2019 ore 12.42.01
“Concorso Annullato ! Questi giudici si sono fatti influenzare dalla stampa pro bocciatoni. Ma noi non ci arrendiamo (…)”.

Nel pomeriggio, sul forum appare questo post:

La sentenza 02/07/2019 ore 17.12.52
“Ho visto cose che voi docenti non potete neanche immaginare. Risse nei collegi docenti al largo dei bastioni delle scuole.
In altre parole…la sentenza vi sorprenderà.
Resta di stucco…è un barbatrucco”.

Diverse ore dopo, nel tardo pomeriggio, viene ufficializzato l’esito della sentenza: il Tar ha annullato gli atti del concorso dal 25 gennaio in poi, cioè le operazioni di correzione.
Dunque, ricorrezione delle prove scritte !!!

Dopo la sentenza del Tar Lazio, il Miur ricorre in appello e il 12 luglio 2019 il CdS sospende l’efficacia della sentenza del Tar Lazio, consentendo l’assunzione (con riserva) dei neopresidi, in attesa della sentenza di merito, prevista inizialmente per ottobre ma poi rinviata al 12 marzo 2020.

Nel mese di gennaio 2020, sul forum di Mininterno “Concorso dirigenti scolastici 2017- Nuova discussione”, si legge un post dal contenuto inquietante.

I ricorrenti 09/01/2020 ore 14.47.10
“……Sembra pure che il Cds annullerà tutto il concorso a seguito anche di una segnalazione (gravissima) che è stata fatta in un incontro che alcuni procuratori della capitale hanno avuto con i presidenti della sezioni competenti del TAr è del Cons.di stato. La procura, a quanto pare, ha intenzione di trasformare l’indagine in un rinvio a giudizio per alcuni protagonisti, a seguito delle indagine che si sono svolte da alcuni mesi. Al miur (che già sanno tutto) stanno organizzando una nuova procedura per risolvere il problema. A quanto pare le cose sono tali per cui non è possibile sanare perché ci sono troppe falle”.
L’11 gennaio, in risposta ad un utente che difende il concorso, un nick scrive il seguente post (in inglese):”
Poveri illusi 11/01/2020 ore 23.19.22
“You will see, you will see the beautiful surprise you will receive. Bye Bye”.
(Lo vedrai, lo vedrai che bella sorpresa riceverai)

Ad aprile qualcuno scrive:

Da: VOI e NOI 14/04/2020 16.31.21
nella stessa barca di un concorso annullato. Due facce della stessa medaglia.

La giustizia si erga a terzo imparziale e sveli a tutti la strada da percorrere.

P.S.: La strada da percorrere è già decisa, deve solo essere resa nota.
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2) Non avevamo mai sentito, prima d’ora, che un rappresentante delle istituzioni offendesse i vincitori di un concorso, come ha fatto l’onorevole Carmela Bucalo (Fratelli d’Italia). Per l’esattezza, l’onorevole Bucalo in una pubblica nota offende i candidati idonei con punteggi bassi nella colonna dei titoli professionali. Ecco le sue testuali parole: “Sorprende leggere che in una procedura concorsuale raccontata ai cittadini come il trionfo della meritocrazia, nell’elenco compaiono nomi provi di qualsivoglia titolo professionale”.
La sorpresa è tutta nostra, Sign. Presidente, nel constatare che un onorevole della Repubblica confonde il merito con l’esperienza. Forse la deputata non sa, o ha dimenticato, che un concorso pubblico non funziona come un’elezione politica, dove contano soprattutto la militanza, le relazioni sociali e la capacità di persuasione. In un concorso, il merito si misura da altre cose. Esso non consiste solo nell’esperienza pratica (che si acquisisce strada facendo), ma coincide con lo studio, con la preparazione, con la capacità di ricerca e di approfondimento, con la prontezza di risoluzione di un caso, con la passione, con la costanza e l’abnegazione al dovere e alle responsabilità. Qualità che non sono certo misurate da un indicatore numerico, comprensivo solo di funzioni strumentali e collaborazioni varie.
Le esternazioni offensive dell’onorevole Bucalo sono state a suo tempo denunciate alla Presidenza del Consiglio, che ci ha risposto.

3) Non avevamo mai sentito, prima d’ora, che un professore pubblicasse sui social i voti di una sua allieva, come ha fatto in pratica il professor Massimo Arcangeli, che personalmente disapproviamo per il suo agire. Ci riferiamo sia all’accusa di “plagio” rivolta al ministro Azzolina, sia al comportamento del professore che non si è fatto scrupoli a sbandierare ai quattro venti i voti parziali (in inglese e informatica) di una candidata da lui stesso esaminata (e promossa), sol perché questa candidata era un personaggio pubblico. E allora? Riteniamo che il professor Arcangeli avrebbe dovuto rispettare l’etica professionale, che impone la riservatezza sugli esiti degli studenti, e avrebbe potuto esprimere gli stessi concetti, con la medesima incisività, ma in altro modo, senza incorrere in questo grossolano scivolone deontologico.
4) Non avevamo mai sentito, prima d’ora, che un giudice, facesse commenti “sensazionali” ad un legale circa una sentenza non ancora pubblica e non ancora decisa. Questo, almeno, è ciò che si legge in una nota a firma dell’avvocato Maria Rosa Altieri, pubblicata da due siti internet.
Da Orizzonte Scuola: “A questo punto non si esclude nessun tipo di esito (né il rigetto dei ricorsi presentati né tantomeno una pronuncia demolitoria dell’intero concorso) anche perché il Presidente commentando le richieste degli avvocati ha precisato che la decisione che uscirà nelle prossime ore sorprenderà tutti”.
Da Disal : “Si è svolta l’udienza innanzi al TAR Lazio dove sono state discusse le prime istanze cautelare per i ricorsi avverso il mancato superamento della prova scritta del concorso DS. Novemila candidati del concorso DS, di cui 3.800 ammessi alla prova orale e circa 5.200 esclusi, stanno aspettando di conoscere la sentenza del TAR Lazio anticipata dai legali di 271 ricorrenti, che potrebbe portare all’annullamento della prova scritta concorso DS (…).
L’Avv. Maria Rosa Altieri ci comunica l’esito dell’udienza innanzi al TAR Lazio del 04/06/2019 dove si sono discusse le prime istanze cautelare per i ricorsi avverso il mancato superamento della prova scritta del concorso da Dirigente Scolastico. “Il Presidente della sez. III bis, dott. Sapone – scrive l’Avv. Altieri – dopo una valutazione interlocutoria del Collegio, ha rilevato che i motivi di ricorso potrebbero portare all’annullamento della prova scritta. (…)”.
Sig. Presidente, io sottoscritta affermo con orgoglio di aver superato il concorso Ds 2017, dopo aver studiato giorno e notte per un anno, da sola, SENZA RACCOMANDAZIONI O AIUTI DI NESSUN TIPO DA PARTE DI NESSUNO. Consapevole di aver superato tre difficili prove concorsuali, con onestà, rispettando le regole, sottoponendomi a dispendiosi viaggi da una parte all’altra dell’Italia, ma sempre continuando a lavorare e a dare il massimo ai miei studenti. E, come me, sono pronti a giurare altrettanto per molti miei colleghi, persone di grande serietà e preparazione.
Testimonio, inoltre, che in tutte le fasi del concorso, dalla preselezione alla prova orale, non ho riscontrato nessunissima anomalia, inconvenienti tecnici o irregolarità di alcun tipo. Anzi, ho sempre riscontrato una estrema serietà e severità, sia da parte dei vigilanti d’aula che delle commissioni esaminatrici.
Per questo motivo noi vincitori ci sentiamo offesi e oltraggiati da certa stampa che cavalca uno scoop di infimo livello, basato sul nulla, e dai comitati di bocciati che, con arroganza e presunzione, accusano di incompetenza delle commissioni formate da funzionari Miur, docenti universitari e dirigenti scolastici. Costoro, da mesi, non fanno che bussare alle porte della politica per chiedere “sanatorie preventive”, al solo scopo di evitare la sentenza definitiva, come se la giustizia amministrativa non avesse due gradi di giudizio, ma solo uno, quello del Tar. Invece, noi vincitori attendiamo fiduciosi il secondo grado di giustizia, quello del CdS, che in una recente sentenza (Consiglio di Stato n. 796/2020) ha dato una schiarita sul tema dell’incompatibilità nei pubblici concorsi.
In conclusione, sig. Presidente, Le chiediamo di intervenire affinché la P.A. garantisca la massima trasparenza delle operazioni concorsuali pubblicando le prove scritte di tutti i candidati idonei e non idonei, e di vigilare affinché, in questo triste momento della Pubblica Amministrazione, siano tutelati la verità, il merito e, soprattutto, la dignità di chi ha superato onestamente questo concorso. Che, forse, non è piaciuto a tante persone proprio perché ha tagliato le gambe alle tradizionali logiche clientelari e ha premiato, finalmente, il merito e l’onestà.

Con ossequio
Dott.ssa Antonella Mongiardo