Se vogliamo bene alla Calabria oggi dobbiamo dire No all’ammodernamento della Statale 106


Nell’aprile del 2021 (circa un anno fa), il Sindaco di Locri annunciava in pompa magna alla stampa l’imminente avvio della rotatoria della Moschetta affermando che sarebbe stata conclusa entro la fine dell’anno. I fatti dimostrano che l’anno è ormai finito da oltre tre mesi e la rotatoria della Moschetta non è mai nemmeno iniziata.

Il 20 marzo del 2021 i Sindaci Francesco Mauro di Sellia marina, Raffaele Mercurio di Cropani, Michelangelo Ciurleo di Botricello e Salvatore Torchia di Sersale annunciarono l’imminente avvio delle rotatorie all’incrocio di Uria, di Cropani- Sersale, di Andali- Marcedusa e Fieri di Belcastro. I fatti dimostrano che ad oggi, a distanza di un anno, neanche uno di questi interventi è stato avviato.

Nel comune di Cariati il Sindaco, attraverso un comunicato stampa del luglio 2021, annunciava l’imminente avvio dei lavori sul Ponte Molinella sostenendo che vi erano disponibili 2 milioni di euro ma i fatti dimostrano che, ad oggi, non è stato avviato alcun intervento.

Nella terza città della Calabria, a Corigliano-Rossano, abbiamo, invece, tre casi drammatici. Il primo è quello della rotatoria nella Zona Industriale dell’area urbana di Corigliano che nonostante un progetto approvato il 31 marzo del 2018 dal Consiglio Comunale dell’Ex comune di Corigliano Calabro è stato, per volere dell’attuale amministrazione variato e, ancora oggi, non avviato e realizzato nonostante quello sia uno dei punti in assoluto più pericolosi che abbiamo sull’intera Statale 106.

Poi abbiamo la rotatoria di Santa Lucia. Nonostante la consegna dei lavori sia avvenuta a novembre dello scorso anno è tutto bloccato. Speriamo solo che i lavori non partano in piena estate per creare come sempre disagi alla collettività. Infine, abbiamo la rotatoria di Insisti i cui lavori sono partiti già da due anni ma, ancora oggi, non è stata completata.

Il “capolavoro” del disastro però è avvenuto a Santa Caterina dello Jonio in provincia di Catanzaro. Qui i lavori della rotatoria sono di fatto partiti ma oggi risultano bloccati perché uno dei proprietari dei terreni da espropriare si è legittimamente opposto poiché la procedura di esproprio avviata dall’Anas non è regolare. Il risultato è questo: l’Anas ha sottolineato che ora bisognerà sbrogliare la matassa altrimenti i lavori non potranno riprendere.

Bisogna ricordare che l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ormai da anni chiede inascoltata a tutti i parlamentari calabresi ed alla Regione Calabria la rimozione degli attuali dirigenti della Struttura Territoriale di Anas in Calabria per “manifesta incapacità”. Mentre, il sottoscritto, ha spiegato a più riprese che questi dirigenti negli ultimi tre anni hanno prodotto, bilanci di esercizio alla mano, un disastro conclamato.

Anche qui, vorrei ricordare una delle ragioni di tutte questa situazione: l’attuale Vice Ministro Cancelleri è «il compagno di scuola» dell’Ing. Silvio Cananella che, per coincidenza, oggi è Responsabile Nuove Opere per la Struttura Territoriale dell’Anas in Calabria ma anche RUP del Megalotto 3 nonostante sia un dirigente di prima nomina (come riportato l’articolo pubblicato su “Domani”, il quotidiano Italiano d’informazione edito da Carlo De Benedetti e diretto da Stefano Feltri, dal titolo “LA GRANDE OPERA IN VERSIONE GRILLINA È GIÀ INSABBIATA” a firma di Daniele Martini e pubblicato il 29 maggio 2021).

Ciò che risulta più grave è che nessuno ha mai smentito queste notizie.

Per tutte queste ragioni, se noi vogliamo bene alla Calabria, dobbiamo essere contrari all’ammodernamento della Statale 106. Dobbiamo dire no alla realizzazione a 4 corsie della Sibari-Corigliano-Rossano, della Crotone-Cutro, ecc. ecc. Perché queste grandi opere non possono essere assolutamente gestite da una Struttura Territoriale di Anas che in Calabria è inadeguata a gestire persino la realizzazione di una rotonda.

Chiudere gli occhi rispetto a queste vicende, decidere di non rimuovere questi dirigenti inadeguati dell’Anas in Calabria e pensare di far gestire processi delicati a chi ha già dimostrato di non essere all’altezza espone la Calabria ad un rischio enorme: quello che le esigue risorse disponibili, che risultano peraltro inadeguate, possano addirittura essere sprecate.

Se ciò accadrà il risultato sarà quello di sempre: i pochi soldi disponibili saranno sciupati senza nemmeno realizzare nulla.

Ecco perché occorrono subito tecnici competenti e di valore, capaci e possibilmente liberi da rapporti amicali (o di altra natura), con la politica. Servono dirigenti all’altezza, senza i quali, non è possibile far nulla ed occorre fare presto!

Perché il tempo passa e, intanto, le stragi sulla Statale 106 continueranno e, anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare sempre di più: ma parliamoci francamente, di chi sono le responsabilità morali…?

Fabio Pugliese