Stasera a Reggio l’unica tappa in Calabria del super tour di J-Ax & Fedez


Stasera alle 21.00 al Palacalafiore di Reggio l’unica tappa in Calabria del super tour di J-Ax & Fedez. Già montati gli impianti scenotecnici e l’imponente struttura che ospiterà il concerto, trasportati a Reggio da ben dodici gli autoarticolati. Dopo l’uscita lo scorso gennaio del loro primo album scritto a quattro mani, “Comunisti col Rolex”, balzato ai primi posti di tutte le classifiche con numeri record e già disco di platino, altri record sono stati già scritti con il tour. Per il concerto di questa sera sono ancora disponibili biglietti sia online su Ticketone sia nei punti prevendita e presso la biglietteria del Palasport dalle ore 17.30 alle ore 21.30. I cancelli apriranno già alle 19.30.
Spettacolare l’insieme di luci, immagini, effetti scenici e finanche pirotecnici, che faranno esplodere di energia, allegria ed entusiasmo anche la più grande struttura al chiuso calabrese, capace di ospitare oltre seimila spettatori.
Una lunga pedana porterà J-Ax e Fedez in mezzo al pubblico, tra parterre e spalti, con alle spalle una piramide di schermi incastonati nel grande palcoscenico a due livelli. In scaletta ben ventinove brani, tra vecchi e nuovi successi.

La tappa calabrese fa parte di “Fatti di Musica 2017”, la rassegna del miglior live d’autore organizzata da Ruggero Pegna. Tutte le informazioni sono reperibili allo 0968441888 o al sito www.ruggeropegna.it, compreso prezzi, elenco punti vendita e link per l’acquisto online.

“Sarà una grande festa di musica!”, ha affermato il promoter Ruggero Pegna,  con J-Ax e Fedez travolgenti. Ecco alcune battute con i due artisti a poche ore dall’evento.

Jax, come è nata l’idea di realizzare un album insieme?

“Io e Federico a dire il vero collaboriamo già da un po’ con Newtopia, l’etichetta indipendente che abbiamo deciso di creare nel 2013. L’anno scorso ci siamo detti pubblichiamo una canzone e vediamo come va. Il successo di Vorrei ma non posto è stato indiscutibile”.

 Il titolo dell’album ha un sapore sarcastico, quasi una provocazione. Come è stato scelto e perché? 

“Alle provocazioni ricevute abbiamo deciso di rispondere con la stessa arma. Il titolo scelto ci sembrava perfetto per rappresentare ciò che volevamo dire con questo disco. Ci siamo costruiti quello che abbiamo con la nostra musica, in modo onesto. Gli haters ci danno contro per qualsiasi cosa facciamo, sapete che dico? Noi proseguiamo per la nostra strada e a riempire i palasport, voi continuate a dare aria alla bocca”.

In questo album ci sono numerose collaborazioni con altri artisti. Come è andata con la calabrese Loredana Bertè?

“Benissimo, sono felice di aver avuto tanti ospiti in questo album. Abbiamo chiesto a Loredana se voleva farne parte e ci ha risposto subito di sì. Ha una voce incredibile e siamo onorati di averla avuta con noi”.

Lei è stato un grande innovatore della musica italiana. Dagli Articolo 31 ad oggi, com’è cambiato J-Ax?

“Sono passati più di vent’anni, chi è che non cambia in così tanto tempo? La mia vita ruota sempre intorno alla musica e questo è ciò che mi rende più fiero”.

Da ex giudice di The Voice, cosa pensa dei Talent?

“Sono una vetrina importante, ma bisogna arrivarci consapevoli del fatto che l’esposizione mediatica può essere spiazzante. Bisogna imparare in fretta a convivere con le telecamere e il giudizio esterno costante. Questo aspetto, se uno decide di fare un talent, non va dimenticato”.

Visto il grande successo dell’album e del tour, state già pensando ad un secondo album insieme? 

“Ci godiamo il momento, non ci sono ancora programmi. Abbiamo già tante cose da fare quest’anno e il tour è solo all’inizio”.

 Oltre ai concerti, è mai venuto in vacanza in Calabria e dove?

 “Sono sempre passato di corsa, dovrei trovare il tempo per godermi dei giorni qui”.

 Ci presenti il concerto in poche parole?

“È uno show e ci si diverte! Suoniamo con una band notevole e in scaletta ce n’è per tutti gusti con canzoni di “Comunisti col Rolex” e del repertorio mio e di Fede. Della scenografia del palco ne hanno già parlato in tanti, non voglio rovinare troppo la sorpresa!”.

Fedez, oltre ad essere un cantautore, lei è anche una star della comunicazione al tempo dei social. Quanto ciò influenza la sua vita?

“Sono io che decido di condividere con chi mi segue quello che faccio durante le mie giornate, mi viene naturale. Ormai non so più cosa sia la privacy, ma la colpa – anche se così non la chiamerei – non è dei social ma della notorietà derivata dalla musica e dalla tv”.

Da giudice di X Factor, cosa pensa dei Talent?

“X Factor e i talent show sono delle opportunità per mettere in mostra il proprio talento e perciò hanno un loro scopo. Devono essere un punto di partenza perché poi da lì si possono aprire molte strade”.

Lei è seguito anche da un pubblico di giovanissimi. Sente una maggiore responsabilità?

Sì, ma mi fa piacere essere una figura di riferimento per loro. Voglio dire, con la musica mi piace comunicare scrivendo testi attraverso i quali tanti giovani possono ritrovarsi. Si crea anche così quella connessione tra artista e fan”.

Sul web ha imperversato una forte polemica con altri artisti rap. Nella musica d’autore italiana è un episodio piuttosto insolito. E’ un nuovo modo di competere in un mondo complesso come quello della musica?

“In realtà è un fenomeno che si ripete spesso nell’immaginario hip hop. Può anche essere divertente o stimolante…però quella polemica per me è chiusa”.

 Ad un certo punto del concerto vola sul pubblico dentro una palla. Una sua idea?

 “Mi piaceva l’idea di scendere dal palco e rimbalzare da un punto all’altro del pubblico. Da dentro la palla si vede tutto da un’altra prospettiva e questo è l’aspetto che trovo più interessante”.

Quali sono la principale qualità e il peggior difetto di J-Ax?

“È un testardo, ma un grande artista e appassionato di musica”.

 Il concerto in poche parole?

 “Ci siamo prefissati di soddisfare tutti i fan inserendo in scaletta anche un mix di canzoni mie e di J-Ax. Definirei il concerto un evento che spazia in più generi e dove le persone, dai più giovani ai più grandi,  possono cantare con noi strofe e ritornelli”.


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