Il candidato sindaco del centrosinistra a Catanzaro interviene sul vile gesto alla memoria dell’operaio catanzarese ucciso da una bomba fascista nel 1971
«Giuseppe Malacaria era un cittadino qualunque, un operaio, un padre di famiglia, una brava persona come ce ne sono tante. Fu ucciso da una bomba il 4 febbraio del 1971, mentre partecipava ad una manifestazione pacifica che difendeva la democrazia e i diritti della città di Catanzaro. Nessuno ha mai pagato per quel tremendo gesto». Lo scrive sui propri profili social Nicola Fiorita, candidato a sindaco di Catanzaro per il centrosinistra e già consigliere comunale di Cambiavento, intervenendo dopo la distruzione della targa in memoria di Giuseppe Malacaria avvenuta nella notte appena trascorsa.
«Catanzaro – prosegue Fiorita ricordando il percorso che portò all’apposizione della targa – ci ha messo molto tempo a tributargli il giusto onore e solo grazie la lavoro del laboratorio sociale Altracatanzaro l’amministrazione comunale, guidata in quel momento da Rosario Olivo, si determinò ad un ricordo pubblico e all’apposizione di una targa commemorativa in Piazzetta della Libertà. Quella targa, già una volta imbrattata con una svastica, stanotte è stata ridotta in mille pezzi, come se in mille pezzi volesse ridursi la nostra storia collettiva, la memoria cittadina, il valore della libertà e della democrazia».
«Sono certo che il Comune vorrà provvedere subito al ripristino della targa, in questo senso sono felice che il sindaco Abramo si sia prontamente espresso nel condannare il gesto e si sia impegnato a riposizionare una nuova targa. E sono certo, anche, che le Forze dell’Ordine faranno luce su quanto accaduto. Per parte nostra, come sempre, ci rimboccheremo le maniche per difendere i valori irrinunciabili del vivere insieme e i simboli che li rappresentano», ha concluso il candidato sindaco.