VIDEO | Arresti aeroporto Lamezia: “Contesto di malaffare nell’amministrare la spesa pubblica”


Un “contesto di malaffare nell’amministrazione della spesa pubblica”: è quello di cui parla la Procura della Repubblica di Lamezia Terme in relazione all’operazione “Eumenidi”, condotta stamattina dalla Guardia di finanza, che ha portato all’arresto dei vertici della Sacal, la società di gestione dell’aeroporto. Secondo la Procura, “le indagini preliminari hanno consentito di accertare la perpetrazione di gravi delitti contro la pubblica amministrazione quali ipotesi di peculato, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e millantato credito”. “Molte condotte illecite ascritte agli indagati – riferisce ancora la Procura – riguardano l’irregolare gestione del progetto ‘Garanzia giovani’, finanziato con fondi pubblici e finalizzato ad inserire in un tirocinio retribuito, presso la stessa Sacal, solo soggetti meritevoli e rispondenti a precisi requisiti”.

“Le emergenze investigative – è detto ancora nel comunicato della Procura di Lamezia Terme – hanno dimostrato che in ragione di pressioni indebite di ogni tipo, perpetrate anche da politici locali e dirigenti pubblici, sono stati selezionati soltanto amici e parenti degli indagati attraverso interventi artificiosi sulle procedure di selezione previste dal bando pubblico”. Nella nota si afferma inoltre che “sono stati accertati numerosi episodi di peculato da parte della dirigenza della Sacal concretizzatisi in viaggi, pranzi e soggiorni per scopi personali effettuati presso strutture ricettive di lusso, con indebita imputazione dei relativi costi, spesso assai elevati, al bilancio della società a partecipazione pubblica. Sono emersi anche ulteriori episodi illeciti relativi all’affidamento di consulenze ‘fantasma’ per decine di migliaia di euro e ad artefatte selezioni di personale per incarichi interni vari, tutti lautamente retribuiti con soldi pubblici, affidati a soggetti che, in generale, sono risultati in possesso di requisiti inferiori rispetto agli altri concorrenti illegittimamente esclusi, ricorrendo ad atti falsi”.


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