Vogliamo la strada completa


 Credo possiamo considerare conclusa la vicenda del tratto tra Gagliato e la 106. Ma siccome c’è sempre qualcuno che capisce male o fa finta, è bene chiarire che per il Comitato “Trasversale delle Serre, cinquant’anni di sviluppo negato”, per noi, dunque, la Trasversale è l’opera che deve collegare Ionio e Tirreno; e se dalla 106 a Monte Cucco ci sarà la strada, a noi non basta; e non basta al territorio.

 Bisogna affrontare e risolvere subito la questione, finora impantanata, di Vallelonga e Vazzano, nota anche come Cimitero e Scornari, e scusatemi qualche imprecisione topografica.

 Immagino ci siano i soliti intoppi procedurali e burocratici e di guai locali: qualcuna di quelle cose che in Italia complicano sempre le cose facili; e spesso rallentano, non raramente impediscono dei lavori utili e necessari.

 La Trasversale è necessaria e utile, se vogliamo davvero un’economia turistica e di produttività.

 Ma siamo sicuri che tutti la vogliono? Vi risparmio il nome, ma ho dovuto sentire con le mie orecchie una persona che mi consigliava, letteralmente, di continuare a fare cultura, ma non curarmi di strade. Palesemente, questo signore parlava in modo psicoanalitico, cioè senza accorgersi di quello che diceva, e  come uno che ama l’isolamento e teme qualsiasi novità in quanto novità. Se fossi stato a sentirlo – ma ho stroncato – mi avrebbe rivelato che il nonno era barone.

 E invece abbiamo bisogno di novità, in questa Calabria di addormentati; e le strade rivoluzionano il territorio, e portano benefici 50 km a destra, 50 a sinistra, sia diretti sia indotti.

 Perciò invitiamo tutti – ANAS, sindaci, politici vari (i politicanti, no!) – a fare di tutto per risolvere e sbloccare ogni ostacolo.

 Serve qualche forzatura? Ben venga. Per forzare, serve un commissario con pieni poteri. Così i passacarte sono scaricati da responsabilità, e fanno solo quello che viene loro ordinato.

 Pensate che io, il giorno del mio 71mo compleanno, stia ragionando da vecchio reazionario? Bravi, è proprio ed esattamente così.

Ulderico Nisticò