Ma in Calabria si vota? E per chi? E per cosa?


 Premessa: ma Draghi il governo lo farà? Boh, vedremo. Sarà il governo dei migliori? Mi viene da piangere. Piangiamo intanto a livello regionale.

 L’illuminata e illuminante lezione del presidente Mattarella è che in Italia non si può votare per via del covid. Mi resta oscuro perché invece si possa votare a Roma, Bologna, Calabria, etc., che sono in Italia. Non lo so, ditemi voi. Mattarella ha anche detto che la situazione è drammatica, anzi tragica: una scoperta che Egli ha fatto nell’ultima scorsa settimana e non prima. Meglio tardi che mai.

 Ammesso, e tutt’altro che concesso si voti in Calabria l’11 aprile, cioè tra 50 gg circa, inclusi Carnevale e Pasqua, bisogna presentare le liste verso il 10 di marzo, cioè tra giorni 33 scarsi. E siccome le liste non si presentano proprio all’ultimo momento come a Soverato + TAR + Consiglio di Stato, ne dovremmo già sapere qualcosa oggi, alla data del 6 febbraio.

 Ebbene, quello che trapela tra le righe è che il PD annaspa nel vuoto; i 5 stelle hanno più deputati e senatori che elettori; De Magistris si autocandida, ma finora non gli danno retta, e se va con Pino Aprile, non piglia manco il 3%, però con tanti applausi; Tansi, se va da solo, spera diventare consigliere.

 Nel centrodestra, buio oltre la siepe. Licenziato Invernizzi per scarso rendimento, la Lega attende l’altrettanto alata parola di Saccomanno, che però non parla. Nel nostro piccolo, a Soverato la Lega non c’è. Forza Italia vuole la presidenza, ma a cena porta solo pancia e presenza. Fratelli d’Italia, se fa un repulisti secco, bene; e se non cambia idea su tutti in barca.

 Poi si scopre che la sanità a Cosenza e in Calabria è un altro verminaio assieme ai precedenti, inclusi Scura e Cotticelli; e facevano i bandi cuciti sulle chiappe dei vincitori.

 In questa situazione, che andiamo a votare a fare? Risparmiamo soldi, e teniamoci Spirlì con tutto il pecoro. Dico Spirlì, perché gli assessori non si sentono nominare, e forse sono andati a fare compagnia a Petrini in ritiro conventuale.

 Opinione pubblica, giornali, università, intellettuali piagnoni e antimafia segue cena? Tutti in silenzio; proposte serie, zero.

 Che andiamo a votare a fare?

Ulderico Nisticò