Donna uccisa a coltellate, l’autore ha confessato: ha portato lui il corpo tra gli scogli


Emergono particolari inquietanti sull’omicidio di Loredana Scalone, che svolgeva il lavoro domestica per una famiglia del catanzarese. Secondo quanto emerso infatti l’indagato, Sergio Giana sarebbe tornato dopo diverse ore sul luogo del delitto, infierendo sul cadavere della povera donna con altri fendenti.

Avrebbe anche tentato di ‘pulire’ la scena del crimine con ammoniaca e preso il cellulare della vittima e mandato un messaggio alla figlia della donna per poi gettarlo via. L’uomo ha comunque confessato di essere l’autore del delitto compiuto proprio lunedì, giorno della scomparsa della donna. Giana è tornato ieri sul luogo dell’omicidio per nascondere il corpo tra gli scogli. Per questi motivi l’uomo l’accusa è anche di occultamento di cadavere.

Sergio Giana, di Badolato, sposato, pare avesse una relazione con la donna che era scomparsa da lunedì. Dal primo pomeriggio infatti, non avrebbe più risposto al telefono e i parenti hanno così deciso di recarsi dai carabinieri per sporgere denuncia.

I sospetti si sono concentrati su Giana a poche ore dalla scomparsa della vittima. Giana interrogato tutta la notte in un primo momento ha raccontato che Loredana era caduta. E invece è stata accoltellata con numerosi fendenti in più parti del corpo. Addirittura il giorno dopo Giana sarebbe tornato sul luogo del delitto e infierito con altri fendenti sul cadavere di Loredana.