Etnia e biologia


 Ho letto un lungo pezzo che si arrampicava sui muri lisci a proposito di etnia, con palese tentativo di propaganda partitica. Ora, a modo mio, cioè diretto ed esplicito, vi faccio un esempio.

 Se chiedete a uno qualsiasi al mondo qual è il francese più francese, vi diranno Napoleone. E hanno ragione, perché “Napoleòn Bonapart” fu generale, dittatore, legislatore, imperatore della Francia; e tutto questo in lingua francese. Vero, verissimo: ma dei cinque litri di sangue che circolavano nelle imperiali vene, non una cellula era francese o annoverava qualche remoto parente in Francia. La famiglia Buonaparte (pronunzia, Buonaparte), di origine toscana, era di Aiaccio in Corsica, isola che solo pochi mesi prima della nascita di Napoleone (pronunzia, Napoleone) era stata venduta da Genova alla Francia. C’è chi sostiene sia nato prima, e quindi manco scatterebbe un presunto ius soli; e chi, carte alla mano, ritiene illegale la detta vendita del 1768. Comunque, ripeto, la biologia di Napoleone Buonaparte (pronunzia, com’è scritto), il più francese della storia francese, non ha niente di francese.

 Se poi invochiamo la voce del sangue, Napoleone restò sempre un poco italiano: parlava la lingua, fece sposare due sorelle a principi italiani, rispettò – per quanto a modo suo – l’autonomia del Meridione, s’intitolò re d’Italia; e la madre, di origine ligure, si rifiutò di parlare gallico. E se Napoleone fosse rimasto principe dell’Elba, magari campava tranquillo altri quarant’anni invece di morire di depressione sopra uno scoglio atlantico; e, chi lo sa, avrebbe comandato le truppe dell’improvvista alleanza del 1848 contro il suo antico nemico Radetzky. Non vi meravigliate: il conte asburgico era più vecchio di lui, e vinse la guerra contro Carlo Alberto, che non era certo Napoleone.

 Insomma, Napoleone aveva scelto la Francia, come avrebbe potuto scegliere di nuovo l’Italia. E aveva avuto un occhio di riguardo per la Germania, risolvendo il millenario problema della frantumazione in 360 entità statali.

 Certo, se fosse rimasto corso, al massimo comandava i vigili urbani di Aiaccio. La Francia fu il suo strumento; e con essa, la lingua politica e giuridica e centralista per eccellenza: il francese.

 Ecco dunque la differenza tra biologia ed etnia. Etnia, per chi sapesse qualcosa di greco, non riguarda la biologia, ma l’ethnos, che deriva da ethos: abitudine, costume, tradizione. Consultare il Rocci, pagina 543 e seguenti.

 Chi vuole aprire una discussione, lo faccia con argomenti, senza frasi fatte e senza tentativi disperati di indirizzare voti a favore di X o Y.

Ulderico Nisticò