Quattordici studenti dell’I.C. di Squillace in Slovenia per un progetto Erasmus+


Giovedì 30 maggio si è concluso a Lukovica (Slovenia), la prima fase dello scambio interculturale che ha visto protagonisti 14 studenti delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Squillace e 14 studenti della Scuola Janka Kersnika Brdo partner di un progetto Erasmus+ KA229. Gli alunni hanno lavorato tutti insieme, dal 25 al 30 maggio, sotto la supervisione delle dirigenti scolastiche Dott.ssa Grazia Parentela e Dott.ssa Anja Podlesnik Fetih e del team docente composto da Caterina Lombardo, Antonietta Procopio, Rosa Vitaliano, Jana Kovič, Vesna Markelj, Alex Wirth, Jaka Došler.

Lo scambio degli studenti era stato preceduto, nel mese di ottobre, dal viaggio del team italiano che aveva definito con i colleghi sloveni le linee operative del progetto “Traditional toys and games as cornerstones of bridges of school cooperation in European Union”, finanziato con il sostegno della Commissione Europea. Dopo quel primo incontro, si sono svolte nelle due scuole varie attività che hanno coinvolto tutte le classi, e un open day che si è svolto, in contemporanea, nelle scuole partner, alla fine del mese di novembre.

Si è trattato di un momento che ha registrato, in tutti i plessi dell’Istituto, una eccezionale partecipazione di genitori e nonni. I rapporti tra le scuole sono continuati tramite email e attraverso la piattaforma eTwinning, il social dei docenti, sulla quale gli studenti hanno potuto presentarsi e avviare una prima fase di conoscenza reciproca. Durante lo scambio di breve termine, il gruppo italiano è stato ospitato per i primi tre giorni dalle famiglie slovene che si sono dimostrate entusiaste di questa prima esperienza di scambio. I ragazzi italiani si sono integrati senza alcuna difficoltà, hanno comunicato in lingua inglese quale lingua ufficiale dello scambio e hanno fatto presto amicizia coi nuovi compagni.

Il gruppo italiano ha avuto modo di conoscere un sistema scolastico organizzato in modo leggermente diverso da quello italiano ed ha offerto la possibilità di trarre ispirazione per idee innovative da sperimentare in Italia. I ragazzi sono stati incoraggiati ad osservare i compagni sloveni e a fare come loro: rispettare i turni soprattutto facendo la fila per i pasti, ascoltare in silenzio le comunicazioni, usare un tono di voce moderato.

Negli ultimi due giorni, vissuti presso l’ostello di Bohinj, sono state svolte le attività previste dal programma: i ragazzi italiani si sono lasciati coinvolgere nei giochi illustrati dai compagni sloveni e l’ultima sera hanno presentato i loro giochi. La manifestazione finale ha coinvolto tutto il gruppo con la consegna degli attestati e i saluti fatti sia dalle dirigenti che dai partecipanti che hanno ringraziato tutti per il calore dimostrato. “We felt at ease, like at home”, hanno detto e si sono dati appuntamento per l’anno prossimo.

Tutti i partecipanti si sono sentiti fortunati per l’opportunità ricevuta e si sono dichiarati pienamente soddisfatti dell’esperienza. Ora il team italiano guarda al prossimo futuro e alla necessità di organizzare l’accoglienza del team sloveno che verrà in Italia a ottobre, prima della venuta dei ragazzi sloveni, prevista per il prossimo mese di maggio.

La dirigente scolastica Grazia Parentela ha dichiarato: “Abbiamo vissuto un’esperienza entusiasmante e formativa per lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea. Vivere in una terra diversa dalla propria, per cultura, storia e tradizione, ha rappresentato un’opportunità di confronto e arricchimento culturale per me, i docenti e gli alunni tutti. Abbiamo apprezzato la bellezza naturalistica dei luoghi, l’ospitalità del popolo sloveno, la loro gentilezza. Il prossimo anno sarà la nostra comunità a dover accogliere i partner sloveni, completando un percorso che ha portato la Calabria in Europa, prima di accogliere l’Europa in Calabria.”


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