Ergastolo della patente, o almeno molti anni di sospensione


 Sarebbe un’ottima idea, in determinate circostanze… e purché la legge sia scritta con massimo venti parole, se no finisce a interpretazioni e giustizia fantasiosa e creativa; e uno c’incappa e novantanove se la scansano.

 Prima di arrivare a tanto, però, serve una maggiore sorveglianza; e se non si può mettere una pattuglia ogni chilometro, si possono usare le telecamere. Accade spessissimo, e ne siamo tutti testimoni, che il furbetto sorpassi in doppia – all’altezza dell’Ospedale, tripla – striscia; in curva; in galleria… lo stesso per la mia amata e futuribile Trasversale.

 Telecamere mobili, a sorpresa; se no, ci si abitua.

 Quando accade l’incidente, non si tratta, o non sempre, di “tasso alcolemico” o droga; molto spesso, lo spiritoso ha fretta… non si sa di andare dove… oppure è convinto di essere a Monza, o vuol fare vedere che + macho. Bisogna stroncare questi vizietti, e bastano multe serie, e pubblicare i nomi dei multati: nomi, non X. Y. Buona idea anche una multa rapportata al reddito: uno più i ricco, più paga!

 E vorrei sempre sapere, dopo ogni incidente, il nome del colpevole, e se è stato adeguatamente sanzionato o condannato.

 Nemmeno c’è bisogno di pensare ad automobili di grossissima cilindrata: a 140 arriva ogni scatoletta utilitaria. E non è l’auto che commette l’incidente: è il cretinetti alla guida.

 A proposito di cilindrata: com’è che, in una Calabria con 240.000 a reddito di cittadinanza, e con tutte le cinque province in fondo alla classifica, si vedono sfrecciare macchine di lusso a decine; e in spregio del costo della benzina? E sono spesso in mano a ragazzini. Non so a voi, ma la cosa mi puzza, e ci farei un controllino serio.

 Controllo sia delle auto, sia del reddito di cittadinanza.

Ulderico Nisticò