E’ stato trovato morto il collaboratore di giustizia Antonino Filocamo, di 33 anni. Il suo corpo è stato trovato nell’appartamento nel centro di Lecce dove il pentito di Reggio Calabria era sotto protezione, dalle forze dell’ordine allertate dai familiari che non avevano notizie di lui da alcune ore. Il corpo era riverso a terra. Al momento l’ipotesi più accreditata è quella del suicidio.
Il medico legale, infatti, sembra non aver riscontrato alcun segno di violenza. Nella stanza dove è stato trovato morto il pentito non ci sono tracce di colluttazione. Non sarebbero stati trovati neanche biglietti che possano lasciare intendere la volontà di uccidersi.
Vicino alla cosca Serraino, Filocamo era stato arrestato l’estate scorsa nell’ambito dell’operazione “Pedigree”. Subito dopo aveva deciso di collaborare con i pm di Reggio Calabria Stefano Musolino e Walter Ignazitto e con la Dda guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri. Tra poche settimane doveva iniziare il processo alla cosca Serraino che lo avrebbe visto fra i protagonisti più attesi.
Sono sue alcune fra le più importanti dichiarazioni rilasciate anche sull’omicidio dell’ex pentito Nino Gullì, freddato nel 2008 nel corso della festa patronale del quartiere Modena, all’ingresso di una sala giochi, nelle case basse della zona a sud di Reggio Calabria.