Non so nulla dell’istituto che ha sede in Soverato Superiore. Colpa mia, ma anche di chi non ne parla. Seppi invece qualcosa, credo fosse il già antico 2018, della salesiana e pontificia Fulco Pratesi che sta in locali dell’Istituto Salesiano di Soverato. Venni, infatti, richiesto dall’allora direttore don Matteo di Fiore di aiuto, che prestai, e invitato a partecipare all’inaugurazione. Inizio e fine delle mie conoscenze; e delle inaugurazioni me presente.
E mica solo mie. Quando, giorni fa, scrivendo delle università calabresi in generali, ho fatto cenno agli istituti in Soverato, amici, e dico persone qualificatissime, mi hanno subito contattato con meraviglia: Ma ci sono università a Soverato? Anch’essi, se non lo sanno, non è colpa loro, bensì di chi non glielo dice.
A sua volta, l’istituto universitario che deve formare educatori – e che certo, programma alla mano, li forma – temo a sua volta non abbia idea di trovarsi in Soverato, a parte l’indirizzo postale. Mi piacerebbe sapere se, tra le materie di studio, ci siano:
– Storia della Calabria, con letteratura e linguistica;
– Storia di Soverato, e lettura di qualcuno dei tantissimi libri sull’argomento;
– Sociologia della Calabria e di Soverato; interazione con le scuole e le associazioni culturali;
– Conoscenza e visita di Tombe Sicule, Poliporto, Suberatum, Pietà del Gagini… e, con poco cammino, Scolacium, Kaulonia, Certosa, Badolato…
Chiarisco che per storia della Calabria e di Soverato intendo storia della Calabria e di Soverato, quella genuina, non piagnistei generici oppure sbarchi di Ulisse; e lo stesso, anzi con maggiore e professionale attenzione, per sociologia e antropologia. S’intende, quelle della Calabria e di Soverato, non cartuccelle studiate altrove. E qui mi fermo, se no mi ricordo del 2018.
Ulderico Nisticò