Lezioncina di semantica, e Riace


Riace

Riace

 Per quanto io abbia opinioni diametralmente opposte a quelle del sindaco di Riace circa la cosiddetta immigrazione, sono disponibile a proclamarlo santo subito e già in vita, e a porlo al numero uno di un’eventuale classifica mondiale di anime nobili. A dire la verità, il sindaco di Lampedusa lo meriterebbe di più, se paragoniamo le molte migliaia di accolti nell’isola con i pare seimila passati, e in decenni, da Riace, di cui rimasti, pare, trecento. Ma ripeto, se un giornale volesse stendere una graduatoria di buoni, mettiamo pure il primo cittadino di Riace.

 Io, a dire il vero, non m’intendo molto di buoni, perché nei ritagli di tempo faccio lo storico, e perciò tratto, in genere, con cattivi; e di buoni buoni ne ho incontrati, nei miei studi, davvero pochi. Perciò, lascio il compito a chi di bontà s’intenda più di me.

 In verità il mio mestiere era quello di prof di lettere, e perciò di conoscitore della lingua italiana. Faccio una premessa: la rivista che ha messo il nostro vicino al 40mo posto è scritta in inglese, e non conosco tale lingua tanto da sapere cosa intendano, gli anglosassoni, per “potente” e “influente”. So bene, però, cosa tali termini significhino in italiano:

  • “Influente” è uno che esercita autorevolezza o autorità su qualcun altro; e non mi pare che la linea seguita a Riace abbia “influito” nemmeno su Camini e Stignano, che non fanno nulla del genere;
  • “Potente” è uno che “può” condizionare le scelte di qualcun altro; e non mi pare, eccetera come sopra. Potente è Putin con le armi; la Merkel con i soldi; potente è papa Francesco per autorità su un miliardo di cattolici; potente, anche se pasticcione e dannoso, è Obama. Non è “potente” chi non ha “potenza” manco su Placanica.

 Perciò non vedo alcuna ragione per la quale il sindaco di Riace possa essere elencato tra i cinquanta “potenti” e “influenti” del mondo, anzi nemmeno tra i primi cinquanta milioni.

 Nemmeno tra i più noti. Sono curioso di sapere quanti lettori della rivista americana abbiano la benché minima idea di dove sia Riace; oppure delle cose importanti per cui dovrebbe essere nota Riace: il frequentatissimo santuario dei Santi Medici; il raduno annuale degli zingari; il ritrovamento dei Bronzi… Altro che qualche più o meno immigrato.

 Ripeto, santo sì, il sindaco, eccome; potente e influente, è una bufala; in angloamericano, buffalo. E unico tra sessanta milioni di Italiani… ragazzi, scherziamo?

 A proposito, questa rivista “Fortunes”, chi l’aveva sentita nominare mai?

Ulderico Nisticò


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