Nota dell’AIOP e delle Case di Cura di Catanzaro


Non avevamo messo in conto una sgradevole caduta di stile da parte dell’ASP di Catanzaro nel rispondere al nostro ragionamento sulla situazione delle Case di Cura private operanti su quel territorio.
Proviamo a ripercorrere in grande sintesi e con serenità i termini della questione, restando ai fatti ed evitando di accettare le pretestuose provocazioni contenute nella nota dell’ASP.

Le Case di Cura di diritto privato di Catanzaro accreditano, ad oggi, il saldo delle prestazioni erogate per gli anni 2019, 2020, 2021.
Tali prestazioni sono state tutte ritenute appropriate sia dagli uffici dell’ASP che dalla Regione e rientranti tra quelle discipline per cui le strutture sono accreditate e nei limiti rigorosi del budget contrattuale. Le Case di cura non hanno mai chiesto un solo euro in più rispetto a quanto previsto nei budget definiti dalla Struttura Commissariale.
L’ASP non ha mai motivato il rifiuto del pagamento del tetto contrattuale dovuto con provvedimenti specifici. Tale rifiuto è dovuto ad un isolato comportamento e a personalistiche interpretazioni che non trovano eguali presso le altre ASP regionali e, peraltro, in netta contrapposizione con le chiare indicazioni più volte fornite dalla Struttura Commissariale nel corso degli anni, con molteplicità di decreti e circolari illustrative.

Questa immotivata condotta da parte dell’ASP ha due effetti nefasti: A) Ricorso a contenzioso mirato a far riconoscere giudiziariamente quanto in realtà è già contemplato nei contratti firmati; B) ulteriore riduzione dell’erogazione di tutte le prestazioni sanitarie e conseguentemente dei LEA, essenziali per garantire ai pazienti il diritto di curarsi “in casa” loro, senza dover incrementare il fenomeno dell’emigrazione sanitaria verso altre regioni che, poi, è la causa principale del deficit finanziario che, da oltre dieci anni, giustifica il commissariamento della sanità calabrese, per il cui risanamento dichiara di essere fortemente impegnato il Presidente Roberto Occhiuto.

Questi sono i fatti, che hanno visto l’AIOP e le Case di Cura di Catanzaro ispirare sempre il loro scrupoloso e legittimo comportamento al pieno rispetto delle norme e delle disposizioni nazionali e regionali e, perciò, non sono per nulla preoccupate da qualsivoglia, più o meno velata, minaccia. Considerando l’ASP il partner essenziale e strategico per il raggiungimento dell’obiettivo primario della difesa del diritto alla salute dei cittadini.
Altro che bancomat.