Rubano zainetto in spiaggia, ladri fermati dai carabinieri e refurtiva recuperata


Si era allontanata solo per pochi istanti, giusto il tempo di un tuffo in acqua, la coppia di giovani che ieri è rimasta vittima del furto del loro zainetto con all’interno apparecchi tecnologici, smartphone e documenti. È accaduto nella spiaggia di Marina dell’Isola di Tropea, meta di turisti provenienti da tutta Europa.

Secondo quanto emerso dalle indagini ad agire non sono stati ladruncoli improvvisati, ma esperti “vacanzieri del furto”, ovvero dei professionisti con un certo curriculum di reati specifici nel settore, che pianificano i colpi da mettere a segno anche quando sono in vacanza.

Si sono camuffati, come spesso accade, da innocui vicini di ombrellone, e hanno approfittato del momento di ristoro in acqua della coppia, per allungare le mani sullo zainetto lasciato incustodito, e andare via celati tra le file di ombrelloni.

La coppia rimasta vittima del furto ha subito chiamato il 112 per denunciare l’accaduto. Una pattuglia della Compagnia Carabinieri di Tropea, è giunta sul posto per raccogliere i primi elementi utili alla ricostruzione dell’accaduto e avviare le ricerche. I due ragazzi si sono subito adoperati per geolocalizzare i loro telefoni, tramite apposita App installata su un terzo telefono trovato in prestito.

Hanno quindi proceduto a rilevare l’esatta posizione di uno dei dispositivi appena sottratti fornendola ai Carabinieri, i quali a loro volta hanno incrociato i dati della posizione con le immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza del Comune e dei privati.

Nel giro di pochi istanti, è stato così elaborato, tramite le clip video della sorveglianza, l’identikit dei malfattori – subito riconosciuti dalle vittime – e il loro itinerario di fuga. I Carabinieri di primo intervento hanno così provveduto a fornire i dati raccolti ai loro colleghi del Nucleo Operativo di Tropea, i quali, grazie agli elementi raccolti, hanno potuto, sotto la supervisione della Procura di Vibo guidata da Camillo Falvo, fermare, perquisire e arrestare i borseggiatori.

In particolare, l’operazione dei Carabinieri, coordinata dal Sostituto Procuratore Corrado Caputo, si è conclusa prima che i ladri raggiungessero la stazione ferroviaria, ove erano diretti per far perdere le loro tracce in direzione Lamezia Terme.

Dai primi accertamenti effettuati in fase di arresto, è emerso anche che avevano provveduto a disfarsi dello zainetto rosso oggetto di furto, previo travasamento della refurtiva in altro zaino di cui erano in possesso.

Circa 4000 euro l’ammontare del bottino recuperato, cifra derivata in gran parte dal valore degli smartphone di ultima generazione. Tutta la refurtiva, grazie alla collaborazione delle stesse vittime, è stata pertanto recuperata e restituita ai legittimi proprietari. Dopo l’udienza di convalida l’arresto è stato convalidato dal Gip Gianfranco Grillone con applicazione della misura cautelare personale coercitiva dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.