Soldi europei perduti a Sud


 Notizia per i piagnoni, così la smettono di singhiozzare: il Sud ha a disposizione 81 miliardi di PNRR, quindi europei, più altri soldi statali. Con una cifra del genere, io lastricherei d’oro e diamanti tutto il territorio, e me ne resterebbero pure.

 E invece, a oggi 12 giugno, cioè tre anni prima della scadenza, 2026, il suddetto Sud ha speso il 34%; e, secondo me, manco è vero, ma pigliamo per buone le formalità. A oggi, rischiamo di perdere il 66%.

 Perché lo rischiamo? Per mancanza di progetti. Progetti, non la sagra delle ciambelle della nonna con ballo del ciuccio: progetti seri.

 Molti, moltissimi progetti dovrebbero farli i Comuni. Forse a Bruxelles non lo sanno, ma la Calabria conta 404 Comuni, la grandissima parte dei quali con pochissimi e senescenti abitanti; e non credo che quelli più grossi siano messi tanto meglio.

 Ora, che un Comune di 500 anime possa progettare, mi sembra impossibile. Non ha il personale, non ha le idee. Peggio, i territori comunali sono così ingarbugliati che il progetto di Fontanasecca, ammesso si faccia, viene impedito da Fontanaumida, che ha un prato in pezzo alla piazza del vicino.

 Che bella pensata che hanno, in Calabria? Che per fare i progetti bisogna assumere il personale. Ovvero, se io chiamo un idraulico per riparare un rubinetto, secondo loro me lo devo tenere a vita?

 Assumere, assumere è il sogno di ogni sindaco di 450 anime, e circondato da postulanti e cugini. I meno rozzi chiamano ciò “pianta organica”, ma sempre assunzione del cugino è.

 E invece vanno urgentemente commissariati i Comuni piccolissimi, attraverso PROGETTI COMPRENSORIALI gestiti da un ente regionale. Ente, non il solito carrozzone con un operaio, 01, e 666 megadirigenti galattici. Con un’operazione di ius condendum, sarebbe il primo passo verso l’abolizione di almeno 300 su 404 Comuni, tanto sono tutte invenzioni del 1807 o del 1811, mica del re Italo.

 Intanto, si faccia qualsiasi cosa, pur di non perdere manco un centesimo a danno di un Meridione sempre peggiorante. Tranquilli, le proteste dei sindaci e degli intellettuali dureranno una settimana; anzi, se si vedono arrivare soldi, anche di meno, molto di meno.

 Chiamatemi per progetti di valorizzazione culturale; e vi faccio vedere come la cultura, con buona pace dei sognatori, può fruttare denaro e lavoro.

Ulderico Nisticò